Qualcuno sa e tace a San Bernardino

 

Avevamo accennato fra i tanti fattacci che precedettero l'eccidio di San Bernardino di Briona e che impressionarono profondamente la popolazione della zona anche al grave furto in casa del commerciante Arturo De Marmis, sita in quel comune, completamente svaligiata in pochi minuti. Orbene, sia nell'esecuzione di quel reato che in quella del feroce assassinio del capo stazione Carosso e di sua moglie sono emerse strane coincidenze di cui non sembra che fino ad oggi si sia tenuto conto nello svolgimento delle indagini per l'identificazione degli autori del duplice omicidio. Poco prima del furto De Marmis furono notati due individui sopraggiunti in bicicletta sostare in atteggiamento sospetto a poca distanza dalla casa presa di mira. A breve intervallo si vide anche un camioncino fermarsi davanti alla stessa casa e l'autista fingere di controllare il motore acceso della macchina. Anche la sera del massacro alla stazione, posteriore al furto di soli pochi giorni, fu constatata la presenza di due ciclisti a 200 metri dalla stazione medesima, i quali si eclissarono quando si accorsero di essere stati visti. Non solo, ma dopo la mezzanotte, e cioè in un momento in cui il delitto si presume dovesse essere stato consumato da soli pochi minuti, un camioncino a attraversato Briona. Intanto si sa che la popolazione di Briona, ad onta di ogni contraria ipotesi sul movente, è persuasa che il delitto Carosso sia stato consumato per rapina e che vi sarebbero persone in grado di dire molte cose in proposito.